Il 20 aprile 2017 alle ore 10:00, presso il plesso Cesareo,  ha preso il via il progetto della fondazione Rocco Chinnici “Meglio il lupo che il mafioso” rivolto agli alunni degli otto plessi della scuola primaria dell’I.C. Villa Lina – Ritiro e curato dalla giornalista Eleonora Iannelli , autrice dell’omonimo libro.

Presenti all’ iniziativa oltre al Dirigente Scolastico Prof.ssa Giovanna De Francesco ,  il sindaco Renato Accorinti, la stessa giornalista Eleonora Iannelli,  e Pasquale e Pietro Campagna,  fratelli di  Graziella Campagna, vittima di mafia.

Nel corso della manifestazione è stata scoperta nell’Aula Magna, una targa dedicata alla memoria di Graziella morta a 17 anni, a Saponara il 12 Dicembre 1985.

 

 


 

Venerdì 21 Aprile 2017, alle ore 10:00, presso il plesso “L. Capuana” si è svolto il secondo incontro del progetto: “Meglio il lupo che il mafioso”.

Ospite d’onore Vincenzo Scaffidi, presidente di “Gigliopoli- la città dei bambini spensierati” e del presidio di Libera di Milazzo.

Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato il Dirigente Scolastico Prof.ssa Giovanna De Francesco e  la giornalista Eleonora Iannelli, Vincenzo Scaffidi ha raccontato della sua esperienza di volontario e narrato la storia di Anna Cambria morta nel corso di un attentato mafioso nel 1983  all’età di 16 anni. Si è dato poi largo spazio alla creatività e alla fantasia degli alunni che hanno realizzato  disegni, fumetti e riflessioni sul tema della legalità. Gli elaborati saranno poi scelti dalla giornalista Iannelli per realizzare un istant- book.

 


Martedì 16 maggio 2017, alle ore 10:30, si è svolto il terzo appuntamento con il progetto “Meglio il lupo che il mafioso”.

Presente Giovanni Chinnici, figlio del giudice Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia il 29 aprile del 1983.

Durante l’incontro, due i collegamenti telefonici nel ricordo di Rosario Livatino e Attilio Manca, vittime di mafia. Il primo realizzato con Angela Manca, madre coraggio del giovane urologo di Barcellona che ha portato la sua dolorosa testimonianza; il secondo con Salvo Presti, regista, ed amico della famiglia Livatino, che ha parlato della “carità cristiana” del giudice ragazzino.

Gli alunni dei plessi L. Radice, F. Saccà, Cesareo, Villa Lina e G. Mauro hanno poi rivolto numerose domande  a Giovanni  Chinnici e realizzato vari disegni con i quali hanno voluto raccontare la mafia vista attraverso i loro occhi.

 

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